Violenza e stereotipi
La violenza maschile contro le donne può assumere forme e modalità diverse, non sempre facilmente riconoscibili, e spesso combinate tra loro. In generale possiamo considerare violenza contro le donne, o violenza di genere, ogni forma di abuso di potere che implichi prevaricazione fisica, psicologica, sessuale, economica o attraverso lo stalking ai danni di una donna (art.3 Convenzione di Istanbul).
Le forme della violenza
La violenza di genere può coinvolgere potenzialmente ogni donna: non esiste, infatti, un profilo specifico della donna che subisce violenza. La violenza è trasversale, colpisce donne italiane e migranti, di qualsiasi strato sociale, economico e culturale, senza distinzione d’età, religione, lingua, opinioni politiche e condizioni personali. Così come non esiste un profilo specifico dell’uomo maltrattante: qualsiasi uomo, indipendentemente dalla sua appartenenza nazionale, religiosa, socio-economica e culturale può maltrattare la propria compagna.
Stereotipi di genere
Sulla violenza maschile nei confronti della donna esistono diversi stereotipi e luoghi comuni che spesso distorcono la visione del problema o ostacolano la ricerca di possibili soluzioni. Ingabbiando l’individualità, limitano la libertà di azione ed espressione in tutte le sue forme, arrivando anche a fornire giustificazione a violenze psicologiche e maltrattamenti.