Sei preoccupata/o per qualcuna?
Se credi di aver intuito qualcosa che non va in una tua amica, collega, conoscente o parente o hai visto dei lividi sul suo corpo; se ti ha detto di essere spaventata per se stessa o per i suoi figli o se ti ha detto di aver subito un rapporto sessuale contro la sua volontà: fidati di quello che senti e credi a quello che ti viene raccontato.
Stare vicino a una donna che ha subito violenza non è facile: il sospetto, o la certezza, che una donna che conosciamo ha subito, o sta subendo violenza, può suscitare in noi sentimenti contrastanti, quali rabbia, incredulità, frustrazione. Potremmo aver difficoltà a credere a ciò che ci viene raccontato o dubitare che in qualche modo la donna sia, almeno in parte, responsabile della violenza che subisce. Nel caso in cui le offriamo il nostro aiuto, potremmo inoltre sentirci frustrati dalla sua difficoltà a coglierlo o ad allontanarsi dalla violenza.
Se ti trovi a vivere questa situazione la cosa migliore da fare è chiedere aiuto e consiglio. Le operatrici d’accoglienza del nostro Centro possono offriti risposte adeguate e competenti per sostenere sia te che la donna che vorresti aiutare.
Già al telefono potremmo indicarti quali comportamenti tenere, quali consigli darle. Di persona potremmo inoltre darti un opuscolo informativo e i recapiti telefonici del pronto intervento da dare alla donna, raccomandandole di conservarli in un luogo sicuro. Se te la senti potresti offrirti di accompagnarla al Centro anti-violenza la prima volta.
Le donne che subisco violenza devono affrontare tante difficoltà: potresti offrirti di darle una mano nella gestione delle incombenze quotidiane, come occuparsi della casa o dei/delle figli/e.