On the way
“On the Way” è il cinema che racconta come sia possibile trovare soluzioni a crisi ed eventi traumatici mobilitando le proprie risorse quando pensi di non averne più. Tre proiezioni rivolte soprattutto ai giovani che mettono in primo piano il tema della resilienza, con uno zoom particolare sul mondo femminile: attraverso una selezione di pellicole curata dall’associazione Alpe Adria Cinema in un evento a cura di PAG Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, “On the Way _ Storie di resilienza al femminile” mette in primo piano la collaborazione con associazioni molto attive sul tema della promozione dei diritti: il GOAP Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti e l’associazione Clic.
Tre film che indagano, esplorando contesti geografici e sociali molto diversi tra loro, le storie di bambine e giovani donne che riescono a reindirizzare la propria esistenza nonostante le condizioni avverse in cui si trovano, cogliendo le opportunità positive che si offrono come piccoli spiragli a cui aggrapparsi per affermare la propria identità.
Dalla storia di Marta, una tredicenne che dopo 10 anni vissuti in Svizzera torna in Calabria nei luoghi di origine della famiglia, a quella della giovane americana Ree Dolly schiacciata dalla responsabilità della cura dei fratelli minori e dalla depressione della madre a quella di Wadjda, la protagonista di “La bicicletta verde” – primo film in programmazione mercoledì 27 febbraio alle 18 – che sfida le imposizioni della cultura tradizionalista saudita rincorrendo un sogno di libertà.
Le altre due proiezioni sono in programma mercoledì, 13 marzo e 10 aprile (dalle ore 18 alle ore 20), accompagnate sempre da un’introduzione ragionata ma morbida al film, e rigorosamente con bibite e pop corn.
La mini rassegna “On the way _ Storie di resilienza al femminile” è anche l’occasione per inaugurare il nuovo schermo del Polo Giovani Toti, un investimento con cui si intende potenziare l’offerta culturale, formativa e partecipativa del PAG Progetto Area Giovani. Con questo progetto di cinema, il PAG si rivolge in primis ai ragazzi dei moduli di Alternanza Scuola Lavoro degli Istituti superiori di secondo grado, ma apre le proiezioni anche al pubblico e a tutti i curiosi e appassionati, giovani e meno giovani!
L’ingresso al teatro/cinema del Polo Giovani Toti è GRATUITO e LIBERO fino ad esaurimento posti – con ingresso da via del Castello, 1.
Il progetto è promosso dal PAG Progetto Area Giovani del Comune di Trieste in collaborazione con l’associaozione_ Alpe Adria Cinema, GOAP Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti e l’associazione Clic. –
Tutto il programma su pag.comune.trieste.it | fb progettoareagiovani | ig progettoareagiovani
sito casa del cinema e goap?
PROGRAMMA
#1 MERCOLEDI’ 27 FEBBRAIO > 18.00 > Polo Giovani Toti
La bicicletta verde
Arabia Saudita, 2012
durata 92 minuti _ genere drammatico
scritto e diretto da Haifaa Al Mansour con con Reem Abdullah, Waad Mohammed, Abdullrahman Algohani, Ahd, Sultan Al Assaf
Arabia Saudita, in una scuola rigorosamente solo femminile Wadjda lotta per non soffocare i propri desideri di libertà. In particolare uno di questi riguarda l’acquisto di una bicicletta verde, con la quale potrà essere alla pari del bambino con cui gioca dopo la scuola. La sua famiglia non può permettersela e di certo non vuole che si faccia vedere su un oggetto tradizionalmente riservato agli uomini, così Wadjda comincia a cercare i soldi per conto proprio rendendosi conto ben presto che quasi tutti i metodi per farlo le sono proibiti. L’unica è partecipare ad una gara di Corano della scuola (lei che non eccelle nelle materie religiose), il cui primo premio è in denaro…
Haifaa Al-Mansour è la prima vera regista donna di un paese che non ha sale cinematografiche e in cui il cinema si fruisce solo domesticamente, è dunque in sè una figura rivoluzionaria che si oppone ai ruoli cui le donne sono relegate e tale posizione è evidente nella maniera in cui scrive i suoi personaggi. Non solo la protagonista Wadjda ma anche le compagne più adolescenti e più irrequiete, benchè comprimarie, sono accarezzate con tono lieve dalla macchina da presa, scrutate nell’innocenza di gesti minuscoli che portano a condanne spropositate.
Per i temi trattati e il modo di parlare della condizione della donna il film è stato patrocinato da Amnesty Italia
#2 MERCOLEDI’ 13 MARZO > > 18.00 > Polo Giovani Toti
Un gelido inverno
USA 2010
durata 100 minuti _ genere drammatico
regia di Debra Granik con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Kevin Breznahan, Dale Dickey, Lauren Sweetser.
In una zona montuosa del Missouri, fra le più sinistre profondità situate nel cuore degli Stati Uniti d’America, l’adolescente Ree tiene sulle proprie spalle l’intera gestione della famiglia. Da quando la madre si è ammalata e il padre è stato arrestato per produzione e spaccio di metanfetamine, Ree è l’unica che possa occuparsi dei due fratelli più piccoli, accudendoli e, letteralmente, procacciandogli il cibo. Un giorno, lo sceriffo della zona bussa alla porta per annunciarle che il padre è uscito di prigione garantendo la loro proprietà come cauzione e che se non risponderà al mandato di comparizione, la casa verrà confiscata dalla polizia. Ree si mette così sulle tracce del padre all’interno di un universo di reietti, di disperazione e di loschi trafficanti che cercano di non far emergere la verità…
Winter’s Bone racconta un contesto miserabile e infausto utilizzando un linguaggio livido e cupo. Tuttavia, tutto il fascino che questa opera è capace di esercitare non fa leva su una storia improntata al forte realismo o su di un’indagine sui ceti più indigenti della provincia montuosa. Al contrario, è nella fosca atmosfera di un vero e proprio thriller che Winter’s Bone trova il suo stato ideale. Il film si presenta come un’esplorazione fra le nebbie e la desolazione delle zone montuose del Missouri, ma, di porta in porta, di volto in volto e di minaccia in minaccia, la ricerca del padre da parte della giovane Ree diviene un incubo denso di misteri, di spettri e di risvolti inquietanti.
# 3 MERCOLEDI’ 10 APRILE > 18.00 > Polo Giovani Toti
Corpo celeste
Italia 2011
durata 98 minuti_ genere drammatico
regia di Alice Rohrwacher con Yle Vianello, Salvatore Cantalupo, Pasqualina Scuncia, Anita Caprioli, Renato Carpentieri
Marta ha 13 anni ed è tornata a vivere alla periferia di Reggio Calabria (dove è nata) dopo aver trascorso 10 anni in Svizzera. Con lei ci sono la madre e la sorella maggiore che la sopporta a fatica. La ragazzina ha l’età giusta per accedere al sacramento della Cresima e inizia a frequentare il catechismo. Si ritrova così in una realtà ecclesiale contaminata dai modelli consumistici, attraversata da un’ignoranza pervasiva e guidata da un parroco più interessato alla politica e a fare carriera che alla fede.
Alice Rohrwacher debutta alla regia di un lungometraggio con una prova che testimonia della sua abilità nel dirigere attori e non attori, garantendo quella naturalezza che per un film come Corpo celeste è una qualità indispensabile.